MIOVOLLEY SETTECASTELLI - RASPARINI RIVER 2-3
(25-23 22-25 20-25 25-21 11-15)
BENZI Zoe Marie, CAVAZZINI Sara, CONSANI Sandy, CORRADINI
Clara, CORRADINI Dora, CREDALI Emma, DE MAIO Laura, DIONISIO RIBEIRO Livia,
FOSSATI Alessia, LAMBERTI Cloe, MOLINELLI Mia, PONTINI Sara, SINAMETA Ambra,
VECCHI Mirea.
"Non c'è due senza tre" era stato il pensiero di
molti alla terza vittoria in campionato, la settimana scorsa. Ma "il
quattro vien da sé" rappresentava solo una bella speranza all'inizio di
questo quarto match di campionato Under 13 girone B, giocato dalle ragazze di
Rasparini River in casa di una preparatissima MioVolley. Perché il quattro non
vien da sé, purtroppo: bisogna andarselo a conquistare fatica su fatica,
recupero dopo recupero. Se Robin Williams nell'Attimo fuggente aveva ragione,
la sua frase suonava più o meno così: «Tutti gli sport sono occasioni in cui
altri esseri umani ci spingono ad eccellere».
Ed eccole, le ragazze di Rasparini River allenate da coach
Max Carbonetti, che provano con tutte le forze a eccellere contro una squadra
molto determinata: cominciano spedite nel primo set, ma MioVolley tiene e
recupera, e recupera così tanto che d'un soffio si trova davanti quando non c'è
più tempo per fare nulla. 1-0 per le altre. La pausa serve a sistemare le idee,
le ragazze sono partite un po' tese e preoccupate, ed è il primo set che
perdono in campionato: è bene reagire subito.
E via che si reagisce. Il secondo e il terzo set si giocano
punto a punto ancor più del primo. MioVolley fa cadere pochi palloni, è una
squadra compatta e attacca come si deve, il pubblico delle grandi occasioni
sostiene le une e le altre. Le ragazze di Rasparini River non riescono a
seminare le avversarie, ma trasformano una bella serie di attacchi in vera
poesia per gli occhi e per il punteggio. Pareggiano 1-1 e poi superano 1-2.
Sembra quasi fatta, e il quarto set comincia con una buona carica e buone
speranze di chiuderla lì. Ma è ancora lo sport ad avere ragione: MioVolley si
ringalluzzisce e si ripresenta più compatta di prima, ed è ancora tutto
millimetrico, si gioca sui dettagli e sulle sviste, qualche cambio tattico,
recuperi avventurosi, ma pazienza. Il set è perso.
Nel frattempo arrivano le giocatrici delle Under 18 che
devono scendere in campo appena dopo, e si stupiscono che un match Under 13 non
sia ancora finito. Non sanno cosa si sono perse, e diventano spettatrici del
tie-break. Mentre loro fanno esercizi di allungamento, i genitori delle due
squadre vivono un'esperienza più... cardio.
Forse aveva ragione ancora il buon Robin Williams: «È
proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra
prospettiva». E forse la prospettiva nuova la azzecca coach Carbonetti:
ricominciare come se nulla fosse, come se fosse il primo, come se tutto
iniziasse in quell'istante. E via si va, e si va fino in fondo, e poi son solo
abbracci e festa, e sorrisi e batti il cinque alle forti avversarie. Due belle
squadre hanno trasformato un solito pomeriggio di campionato in una partita
epica. Ce la ricorderemo. Complimenti alle ragazze e al coach! Forza River💚
