PREFABBRICATI VALTIDONE SANGIORGIOPODE – DECALACQUE RIVER: 3-0
(26-24, 25-14, 27-25).
Sangiorgi 2, Pisani 7, Cristalli 6, Padrini 8, Ursella
7, Negri 4, Bertolamei 2, Popani, Villa, Casalini, Castignoli, Burzoni (L1),
Franciotti (L2). All Maggipinto-Savi.
Due set, avvincenti, equilibrati, con rimonte
Podenzano (per brevità, il nome completo occuperebbe mezza cronaca) nel primo e
di River nel terzo, e arrivi sul filo di lana, ma nel mezzo?
Un secondo parziale che è inenarrabile da un punto di vista
tecnico ed agonistico, ma che scrive nuove pagine del regolamento della
pallavolo.
Tutto nasce da un probabile errore iniziale di formazione
con il palleggiatore affiancato in entrambi i lati da un centrale,
risultato? Le giocatrici di Podenzano applicano i loro consueti schemi e
nessuno se ne accorge, segnapunti, arbitro? Non si contano i falli di
rotazione, si presenta a battere chi vuole (anche due giocatrici diverse in
azioni seguenti senza cambio palla) atlete che si spostano liberamente in tutte
le zone del campo ma l’apoteosi arriva con le 7 atlete in campo, si avete
capito bene: in un’azione di gioco ci sono contemporaneamente 7 giocatrici (2
centrali, libero, opposto, 2 bande, palleggiatore, manca qualcuno?!?!?). Le
proteste, a dir poco legittime e fin troppo edulcorate, della nostra
panchina vengono scambiate per pretesti e tacciate con foga dai locali:
squadra, 7…., panchina, e genitori scesi nel rettangolo di gioco……
Per fortuna, causa le limitazioni covid, si riprendono e
trasmettono le partite sui social, senza il filmato vai a spiegare l’accaduto,
chi ti avrebbe creduto? Forse solo un tifoso di pallamano abituato a vedere 7
giocatori in campo : ripresa inoltrata in federazione con il legittimo ricorso:
gara sub iudice.